L'epicondilite
omerale uno degli "ossi duri" della
patologia osteoarticolare. D'altronde anche la muscolatura
dell'avambraccio era uno degli "ossi duri" dello studio
dell'anatomia umana normale!
È chiamata anche gomito del tennista - tennis elbow - anche se è di
più comune riscontro nelle casalinghe e in chiunque lavori "di
gomito" a pugno chiuso. Colpisce ad esempio i motociclisti e gli
autotrasportatori, che tengono a lungo le mani serrate su manubrio e
volante.
Il paziente non riesce a sollevare gli oggetti pesanti. Riferisce un
dolore trafittivo nella porzione più sporgente dell'epicondilo, che
risulta molto doloroso anche alla palpazione. Spesso si associa dolenzia
alla muscolatura dell'avambraccio. Nella mia pratica cerco sempre la
presenza una "dipendenza" cervicale dell'epicondilite. Chiedo
al paziente di eseguire un movimento che gli provoca il dolore, poi lo
invito eseguire una flessione controlaterale del collo. Se il
dolore scompare o si attenua siamo di fronte a un'epicondilite
cervicale-dipendente. In questo caso si dovrà trattare anche la
tensione della muscolatura cervicale e i punti dolenti alla palpazione.
Sul modello anatomico qui sopra dell'articolazione del gomito
sinistro nel suo aspetto laterale,
si possono osservare all'interno del cerchio bianco 4 aree rosse che
corrispondono alle inserzioni prossimali di 4 muscoli dell'avambraccio:
1. anconeo
2. estensore radiale breve del carpo (riquadro
rosso)
3. estensore comune delle dita
4. estensore proprio del mignolo
5. capo omerale dell'estensore ulnare breve del carpo.
Una volta individuata quale o quali inserzioni
tendinee prossimali sono coinvolte nel processo infiammatorio,
esploreremo anche le inserzioni distali. L'inserzione prossimale più
spesso interessata nell'epicondilite è quella dell'estensore
radiale breve del carpo. La sua inserzione distale si trova
sulla faccia dorso-laterale della metafisi
prossimale del III osso metacarpale
(cerchio bianco). |