A dispetto delle mie
conoscenze mediche occidentali, fin dai primi studi di MTC ho sempre
sentito che i meridiani dell'agopuntura dovevano essere reali e non
astratte entità. Per molti anni ho supposto che gli antichi medici e
anche le persone comuni, non soltanto nell'antica Cina ma ovunque,
potevano vedere i meridiani. Essi percepivano il Qi, i tempi e le
forme della sua distribuzione e organizzazione in ogni regno
della natura. Intendo dire che essi vedevano davvero gli organi interni
e i percorsi interni dei meridiani. Altrimenti, come potevano aver
descritto come il Vaso Governatore Dumai penetra il cuore, e che il
Canale del Rene termina alla radice della lingua?
Noi sappiamo che questi sono soltanto due tra i molti possibili
esempi. Non possiamo datare il tempo in cui gli antichi umani
vedevano queste cose, che oggi sono invisibili, ma era il tempo che
alcune religioni chiamano "Eden" o "Paradiso", quando le persone
potevano vedere le cause (e tra queste il Qi) assieme agli effetti
(e tra questi i corpi). A un certo punto, quando i nostri più
lontani antenati vedevano il pericardio e il dito della mano
a esso collegato, il fegato e il dito del piede a esso collegato, lo yin e lo yang e i cinque elementi negli animali, nelle piante e nei
metalli, qualcosa accadde: qualcosa che rese ognuno sufficientemente cieco
da non vedere le cause, ma ancora capace di vedere la materia come
un effetto del Qi.
Ho un'ipotesi,
lungi dall'essere dimostrata, troppo grezza e incompleta per essere
esposta e discussa in ambienti scientifici. Immagino che quanto
accadde fosse un cambiamento fisico legato alla luce. Un'inesorabile
cecità ma non drastica e neppure definitiva. Sospetto che fosse una
cecità specifica che derivava dall'uso continuo del fuoco, così
importante per sopravvivere e progredire, e per queste ragioni
tenuto sempre più vicino agli occhi. Perciò, la luce del fuoco
illuminava la superficie dei corpi e al tempo stesso oscurava il Qi
che lo componeva. Comunque, ora sto coltivando l'idea che potrebbe
ancora essere possibile recuperare quella primordiale visione, che è
comunque una visione oculare fisiologica (come la visione a
infrarossi dei gatti), e non una percezione spirituale, come credono
alcuni praticanti della MTC.
Questo è tutto, per
il momento. Lo scopo del mio progetto è di riuscire a vedere di
nuovo i meridiani dell'agopuntura in un modo scientifico,
tecnologico e ripetibile. Se qualcuno trova quest'idea interessante
e vuole darmi la sua opinione, chiamarmi a collaborare in una
ricerca o studio, è invitato a contattarmi.
Cordialmente,
Dr Stefano Marcelli, Medico Chirurgo
ricercatore indipendente di agopuntura
Via Caravaggio, 7
25047 DARFO BOARIO TERME
(Brescia)
Italia
stefanomarcelli@tiscali.it
+39 328
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