Articolo pratico sul nappage intradermico di Ravily

la revue de la societe française de mesotherapie
vol. 1 - N° 1 - 2000

Il nappage intradermico in mesoterapia

Definizione, storia, interesse nella pratica clinica

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G. RAVILY
41, cours Pinteville - BP 162 - 77100 MEAUX

[...]"Realizzazione di due - quattro iniezioni al secondo, manualmente, distanziate due - quattro millimetri, sotto controllo visivo permanente, con angolo d'attacco rispetto alla pelle di trenta - sessanta gradi, facendo penetrare l'ago due - quattro millimetri, con concomitante tenuta regolare della pressione sullo stantuffo della siringa contenente il o i prodotti da iniettare".
Nella classificazione proposta dallo stesso autore nell'Atlante clinico di mesoterapia [2], opera divenuta oggetto di commenti scritti dal Professor BAYLON, presidente dell'Accademia Nazionale di Medicina, oggi scomparso, e che fu - sappiamo - relatore dell'inchiesta sulle medicine alternative pubblicato nell'ottobre 1985 [4], sono proposti tre differenti tipi di "nappage intradermico":
1. il nappage intradermico superficiale, che riguarda la parte più superficiale del derma;
2. il nappage intradermico profondo, che riguarda la parte più profonda del derma;
3. il nappage intradermico nella piega cutanea, variante consistente nell'effettuare il nappage intradermico nella piega cutanea prodotta con l'altra mano del medico, che spinge il tampone di cotone imbevuto di antisettico locale. Questa variante tecnica assicura sia una iniezione quasi indolore, sia il  tamponamento dei punti di puntura e l'asepsi cutanea. Ovviamente essa non non può essere utilizzata  che a livello delle zone del corpo dove è possibile sollevare una piega cutanea e mantenerla per tutta la durata delle iniezioni.

Il bersaglio del nappage intradermico è dunque il derma papillare.

[...]

traduzione dal francese del Dr. Stefano Marcelli

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